Psicologia Alimentare

La Psicologia Alimentare nasce allo scopo di approfondire il legame tra la mente e il nostro modo di nutrirci. Il cibo infatti non è soltanto un semplice alimento, ma ha numerosi significati sociali e culturali che ereditiamo dalle tradizioni, dalla famiglia e dal contesto in cui viviamo. 

Quando la madre ci allatta, non ci sta solo sfamando, ma ci sta amando, coccolando, proteggendo. E tutti questi significati continuano anche nell’età adulta.

La psicologia alimentare ha come scopo l’osservazione e l’educazione ad alimentarsi bene, rispettando la salute del corpo, ma sempre ispirati dalle nostre emozioni.
Essa insegna a:
1) Imparare a mangiare con consapevolezza;
2) Dedicare il giusto tempo ad un momento fondamentale della nostra giornata;
3) Prestare ascolto a cosa il nostro corpo desidera in un dato momento e come sia connesso alle nostre emozioni.

Ma cosa succede quando perdiamo la capacità di ascoltarci?

Andiamo incontro al “discontrollo alimentare”, il quale può sfociare nei

Disturbi dell’Alimentazione, che sono:

1) disturbi del  tratto gastrointestinale quali ad esempio intolleranze, gastrite nervosa, reflusso gastrico, colite spastica;

2) disturbi del comportamento alimentare quali anoressia nervosa, bulimia nervosa, disturbo da alimentazione incontrollata e disturbi della nutrizione;

3) patologie legate all’apparato digerente quali ad esempio morbo di Crohn, tumori, degenerazioni e infiammazioni.

“Il primo passo verso il cambiamento è la consapevolezza. Il secondo passo è l’accettazione. Il terzo passo è l’azione.” Nathaniel Branden

A volte comprendere di aver bisogno di un sostegno è difficile. Tuttavia chiedere aiuto è il primo passo verso la guarigione.

Prenota subito il tuo colloquio +393205725526

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